mercoledì 2 aprile 2008

Rinascente, firme contro la proprietà e Comune. C'è anche quelle di D'Alema
Lo storico marchio lascerà a fine anno Napoli dopo il fallimento della trattativa con il Comune per un trasloco in via De Pretis


D'Alema legge la petizioneNAPOLI - La Rinascente lascerà Napoli a fine anno. La notizia, trapelata, un mese fa, genera in questo clima elettorale la protesta rabbiosa del personale della catena di shopping hall. Tutti in strada, a via Roma, da stamattina, venerdì 21, per difendere i propri livelli occupazionali. La Rinascente doveva trasferirsi nel palazzo della vicina via Depretis ed aumentare a 140 i dipendenti con un investimento da 50 milioni di euro. Ma il 17 marzo a Roma, nell'incontro con i sindacati, la sede centrale ha comunicato l'intenzione di lasciare Napoli. Da qui lo sciopero contro i licenziamenti. «Vogliono togliere il lavoro a 80 operatori - dicono i rappresentanti sindacali - lasciando senza reddito 120 famiglie.
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È una vergogna». Alla protesta è seguita una raccolta firme contro la proprietà e il Comune, reo di non essersi attivato, inseme a Provincia e Regione, per tempo per evitare il peggio. Non sono dunque bastate le parole del vicesindaco Santangelo, che aveva cercato di ricomporre la questione, spiegando a Rinascente come «l’iter era quasi concluso». Colpa della burocrazia e di «un’interpretazione di alcune norme urbanistiche», come ha spiegato Santangelo, «per le modifiche dell'edificio di via De Pretis».
A siglare la petizione anche Massimo D'Alema, a Napoli per il suo tour elettorale. Il vicepremier, candidato capolista Pd a Campania 1, di passaggio in via Roma, ha ascoltato le ragioni dei lavoratori e poi ha firmato. Dato curioso: sui cartelli dei manifestanti campeggiava a caratteri cubitali uno sferzante «Grazie Bassolino». E D'Alema, primo alleato nel Pd del governatore in grave difficoltà, ha avallato le ragioni degli scioperanti che puntano il dito contro le istituzioni (anche se in questa vicenda è il Comune di Napoli è il primo terminale delle proteste dei lavoratori). L'obiettivo dei sindacati è di imporre alle istituzioni locali un tavolo con Rinascente per salvare l'occupazione, bene prezioso per questa città e nel contempo conservare un marchio che fa parte del paesaggio e della storia culturale di Napoli.
21 marzo 2008

1 commento:

I dipendenti La Rinascente Napoli ha detto...

ALCUNE FOTO DELLO SCIOPERO...COSI' INTITOLATO: MALEDETTA PRIMAVERA 2008...siamo troppo belli!!!