martedì 29 aprile 2008

C'ERA UNA VOLTA LA RINASCENTE....

Marzo 2005:
Una cordata di investitori associati ( Pirelle re, Deutsche bank, Borletti e Investitori associati ) acquista la societa' La Rinascente/Upim spa...Scissione delle due societa', che diventano La Rinascente spa e Upim spa.
Cosa succede a La Rinascente?
Novembre 2005:
La nuova proprieta' presenta il piano di sviluppo ( La Rinascente per i prossimi 7 anni )
- Riposizionamento strategico sul mercato verso un target alto ( inserimento nuovi marchi di lusso)
- Nuove aperture Bologna, Venezia, Verona, Messina e Brescia.
Relocations: Grugliasco, Bari, Napoli, Roma Colonna e Milano Certosa ( previsti trasferimenti in punti vendita piu' grandi, con conseguente incremento dei livelli occupazionali )
...Nel frattempo...
La parte commerciale viene separata da quella immobiliare.
La Rinascente spa diventa La Rinascente srl ( gestione commerciale ); gli stessi investitori costituiscono la societa' Tamerice srl che rileva gli immobili e li gestisce.
Inizia la vendita di alcuni immobili da parte di Tamerice srl ad altre societa' immobiliari.
La Rinascente srl inizia a pagare affitti negli immobili.
Fine Giugno 2006:
Annunciata la Chiusura della filiale di Grugliasco ( ...x problemi di sostenibilita' economica cambiamo idea sull'investimento)
Fine Agosto 2006:
Annunciata la Chiusura della filiale di Bari (...non siamo riusciti a trovare un nuovo negozio ed in quello attuale ci sono problemi di sostenibilita' economica cambiamo idea sull'investimento)
...in realta' gli incassi, altalenanti da tempo, non hanno retto a lungo il peso dell'affitto che grava non poco sul conto economico...
CONFUSIONE: si comincia a dubitare sull'affidabilita' dell'azienda.
15 Gennaio 2007:
Chiusura dei punti vendita di Grugliasco e Bari
12 Luglio 2007:
Incontro tra azienda, OOSS nazionali, territoriali e rappresentanti dei lavoratori dei punti vendita La Rinascente: l'Azienda sostiene che le relocations x Napoli, roma Colonna e Milano Certosa stanno procedendo senza problemi...anzi si decide che anche Palermo e' nell'elenco delle filiali da trasferire ...vogliono investire e sviluppare il progetto Rinascente..
In realta' su Napoli, Roma Colonna e Palermo ci sono non poche difficolta' legate ai palazzi individuati da Rinascente x ospitare i nuovi magazzini.
NAPOLI: Il progetto riguarda un palazzo la cui ristrutturazione richiede una serie di autorizzazioni difficili da ottenere per il valore storico-artistico del palazzo, per questioni legate al piano urbanistico, per la posizione del palazzo...
ROMA COLONNA: Il progetto riguarda un palazzo la cui ristrutturazione richiede una serie di autorizzazioni difficili da ottenere per il valore storico-artistico del palazzo, per questioni legate al piano urbanistico, per la posizione del palazzo...e anche abitazioni private, studi professionali e attivita' commerciali...
PALERMO:Il progetto riguarda un palazzo la cui ristrutturazione richiede una serie di autorizzazioni difficili da ottenere per il valore storico-artistico del palazzo, per questioni legate al piano urbanistico, per la posizione del palazzo...
17 Dicembre 2007:
Incontro tra Azienda e OOSS nazionali, territoriali e rappresentanti dei lavoratori: L'Azienda fornisce un quadro tendenzialmente negativo...gli investimenti nei marchi di lusso non hanno prodotto la redditivita' ipotizzata, gli affitti dunque pesano molto e si annuncia un 2008 all'insegna del taglio al costo del lavoro...
Sulle relocations l'Azienda dichiara: se i progetti su Napoli e Palermo non divessereo realizzarsi resteremo nelle filiali dove siamo attualmente...per Roma la situazione e' diversa...e' l'unica filiale a rischi dismissione..l'affitto che sostiene la filiale di Roma Colonna infatti raddoppiera' a partire dal 1 Gennaio 2009 ( da 3 a 6 milioni di Euro all'anno )e se i tempi per l'approvazione del progetto dovessero essere piu' lunghi di quelli che abbiamo previsto ci sarebbero problemi di sostenibilita' economica
Gennaio/Febbraio 2008:
L'Amministratore delegato, Vittorio Radice comunica alla stampa che a causa delle lungaggini burocratiche del comune di Napoli legate all'approvazione del progetto, l'Azienda intende LASCIARE LA PIAZZA DI NAPOLI... a Palermo comunica alle istituzioni locali che non intende aspettare ancora x avere le autorizzazioni e sta valutando se LASCIARE ANCHE PALERMO...
17 Marzo 2008:
Incontro tra azienda, OOSS nazionali, territoriali e rappresentanti dei lavoratori dei punti vendita La Rinascente: L'azienda conferma che intende lasciare la piazza di napoli a causa di sostenibilita' economica...ma ma nel frattempo le istituzioni si sono attivate e si sono rese disponibili ad approvare il progetto Rinascente.
Per quanto riguarda Roma afferma: se le autorizzazioni arriveranno entro l'estate 2008 ( impossibile !!! il progetto e' stato presentato a Dicembre e ci vuole almeno un anno ) continueremo a sviluppare il progetto, ALTRIMENTI DAREMO COSTRETTI A RICONSIDERARE LA NOSTRA POSIZIONE PER QUESTIONI DI SOSTENIBILITA' ECONOMICA...
Anche su Palermo NESSUNA CERTEZZA....

lunedì 28 aprile 2008

EVENTO 1° MAGGIO A P.ZZA DANTE

Ragazzi, c'e' un evento a P.zza Dante, nel pom il gg 01/05/2008...che vogliamo fare???Maddalena e credo tutta la RSU vorrebbero che ci organizzassimo x andarci ...voi cosa ne pensate??molti in filiale oggi pom non erano daccordo di sprecare un altro giorno di festa...io personalmente li capisco pure..ma se puo' essere costruttiva la cosa perche' no...fatemi sap o ditelo alla nostra RSU interna che ci organizziamo.Baci Dany T.

Il Mattino

Il Mattino

I dipendenti La Rinascente Napoli: 24 maggio 2007 GRANDI MAGAZZINI LA RINASCENTE: FIRMATA L'IPOTESI DI ACCORDO INTEGRATIVO AZIENDALE

http://www.filcams.cgil.it/Info.nsf/ac8d2db0d4389bca802567ed004c5cf4/B76C0E785D000DFCC12572E500510EE9/?OpenDocument

24 maggio 2007 GRANDI MAGAZZINI LA RINASCENTE: FIRMATA L'IPOTESI DI ACCORDO INTEGRATIVO AZIENDALE

Ragazzi, spulciando su internet, ho travato finalmente l'accordo sindacale che c'era..qui di segiuto vi copio la TRATTATIVA COMPLESSA TRA SEPARAZIONI AZIENDALI E FORZATURE SUL CONTRATTO.

L'ipotesi di accordo raggiunto da Filcams Fisascat Uiltucs con la direzione GM La Rinascente per il rinnovo del contratto integrativo aziendale che riguarda 14 filiali e 1.700 dipendenti chiude, se le assemblee dei lavoratori convocate per il mese di giugno esprimeranno parere positivo, una trattativa complessa e lunga che si è intrecciata con le vicende proprietarie relative all'ex gruppo Auchan-Rinascente.
Separata la parte food (Auchan) dalla parte non food, GM La Rinascente e Upim, a settembre del 2005, decisero per la disdetta anticipata unilaterale del contratto integrativo. Contratto che avrebbe avuto la sua naturale scadenza a dicembre di quell'anno.
Una disdetta che rappresentava una forzatura poiché, non essendovi in quel contratto la norma della ultravigenza, il decadere del contratto integrativo avrebbe potuto avere, come conseguenza, la cancellazione di una storia contrattuale, e dei risultati raggiunti, lunga trent'anni.
Ma subito le strade delle due direzioni aziendali si divisero e La Rinascente firmò per prorogare la validità del contratto integrativo, nel frattempo giunto a naturale scadenza.
Le trattative proseguirono nel corso del 2006 senza un vero avvicinamento delle parti, anzi, arrivando a febbraio di quest'anno alla rottura.
Il risultato ora conseguito è un integrativo che ribadisce, in fatto di orario, i trattamenti e le maggiorazioni per il periodo natalizio e extra natalizio, e la maggiorazione del 30% per le prestazioni lavorative domenicali in regime di orario ordinario; e un salario variabile, pagato anche agli apprendisti e ai contratti d'inserimento, che prevede una cifra massima pari a 1.360 euro l'anno, con quota di anticipo a luglio di 300 euro lordi.

giovedì 24 aprile 2008

ASSEMBLEA GG.24/04/08

Assemblea...1 ora...e che si e' detto???come al solito nulla anzi non ci hanno dato neanche la data x la Marcia su Milano...ha detto Maddalena che ci vorranno ancora un paio di settimane...ma a chi ca...o stiamo aspettando???Dany S. oggi mi sei piaciuto, ma mi e' sembrato che siamo troppo spaesati e confusi...ci facciamo prendere dalla rabbia ma senza concludere nulla...e' questo lo sbaglio...raga dobbiamo essere + razionali...Dany T.

INTERINALI?????ma ki se ne frega...

Ragazzi, premesso che questa proprio non me l'apettavo..., si stanno reclutando interinali x 1 o forse piu' settimane, cmq io penso che questo e' l'ultimo dei nostri problemi....sappiamo benissimo che i ragazzi nn sapranno fare nulla, ma pultroppo loro scopo...quello Aziendale, e' quello di nn fare una brutta figura a livello nazionale lasciando i piani spresidiati, ma ripeto a noi nn ce ne puo' fregar di meno...continuiamo a lottare...anzi iniziamo...perche' noi in Via Toledo dobbiamo restare e non dobbiamo permettere di farci buttare x strada...Lottiamo e man mano...,cerchiamo di rimanere piu' uniti possibili...non facciamo il loro gioco appiccicandoci l'uno contro l'altro...e soprattutto facendo la guerra dei poveri e ricordate...i sindacati fanno quello che noi chiediamo loro di fare..ma con intelligenza!!!Dany T.

DOMANI 25/04/2008 - FESTA DELLA LIBERAZIONE - FESTA DI NOI FUTURI PRECARI

RAGAZZI...abbiamo comprato bombolette e striscioni bianchi...domani le useremo e cominceremo...LA VERA LOTTA!!....basta aspettare...abbiamo aspettato troppo.

lunedì 21 aprile 2008

I dipendenti La Rinascente Napoli: INCONTRO A ROMA 27/03/08

http://metedipasco12.blogspot.com/

INCONTRO A ROMA 27/03/08

domenica 6 aprile 2008

LA RINASCENTE: ESITO INCONTRO DEL 27/03/2008
Il giorno 27/03/2008 si è tenuto a Roma l’incontro con la Direzione di RINASCENTE, rappresentata dall’amministratore delegato dott. Radice.La riunione faceva seguito al precedente incontro del 19 marzo; in quella occasione, dopo l’illustrazione delle questioni riguardanti l’aggiornamento del piano di sviluppo e delle ricollocazioni e a fronte della comunicazione aziendale di voler abbandonare la piazza di Napoli, le OO.SS., nel respingere le determinazioni annunciate da RINASCENTE, avevano chiesto all’azienda un ripensamento e proposto un percorso che salvaguardasse tutte le filiali in essere ovvero le presenze attuali. L’Azienda aveva chiesto qualche giorno per affrontare la discussione all’interno del Consiglio di Amministrazione.Purtroppo, nell’incontro del 27/03/2008, l’Azienda ha ribadito le posizioni precedentemente illustrate.RINASCENTE ha dunque confermato la decisione di abbandonare il progetto di ricollocazione su Napoli ed ha altresì ribadito di voler chiudere l’attuale magazzino, giudicato inadeguato. Il motivo della rinuncia al progetto di ricollocazione consiste, secondo l’Azienda, nel superamento del termine temporale da parte delle amministrazioni locali da lei individuato, cosa che avrebbe comportato, a suo dire, il sorgere di problemi di finanziamento del progetto. Per quanto riguarda invece l’attuale magazzino, viene comunicata la sua chiusura entro ed in prossimità del 31/01/2009; l’Azienda dice che cercherà un acquirente, nel qual caso farà la sua parte per cercare di collocare il personale o parte di esso presso chi subentra; in mancanza il magazzino verrà comunque chiuso.
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domenica 20 aprile 2008

Gmail - Notizie da Roma

Gmail - Notizie da Roma

LETTERA A SILVIO BERLUSCONI

Premetto che non ce ne puo' frega' di meglio della scelta politica, ma per una questione di visibilita' ho provveduto a messaggiare Berlusca qui' vi copio l'e-mail:

Caro Cavaliere, siamo i dipendenti della Rinascente di Napoli, sicuramente Lei conoscera' la Storia e la valenza socio-culturale che questa Azienda ha sul territorio napoletano, pultroppo il gg 17/03/2008 ci hanno confermato la definitiva CHIUSURA dell'attivita' commerciale di Via Toledo...non immagina la nostra delusione e rabbia che abbiamo provato e che ancora oggi sentiamo nei nostri cuori... Si tratta di una enorme speculazione immobiliare comprando a costo catastale e rivendendo a prezzo commerciale, ignorando completamente le risorse umane. Hanno già chiuso Grugliasco e Bari dove tutto il personale ha perduto il proprio posto lavorativo, la prossima sarà Napoli. La tecnica è sempre quella di voler rimuovere o addirittura trasferire l’attività in un altro edificio, se questo è reso “impossibile”(licenze edilizie o impossibilità di trovare le locations) si decide di chiudere. Napoli è la punta di un iceberg, sono previste la chiusura a breve di Palermo e Roma Colonna; gli immobili (a Napoli due) porteranno grossi introiti nelle tasche dell’immobiliare e degli investitori.A perdere saranno i lavoratori e lo Stato con i vari ammortizzatori sociali che dovrà versare, inoltre l’azione scaglionata dimostra la malafede dell’azienda e la volontà di non farsi notare troppo.Noi lavoratori di Napoli siamo poco visibili, CI AIUTI a far chiarezza su tutta questa storia e a far capire che si tratta di una situazione Nazionale, qui a Napoli la Rinascente ha un valore sociale e culturale immenso.Vogliono portarci via un " PEZZO DI STORIA " ma quest’ultima non ha prezzo almeno per noi napoletani. Confidiamo in Lei, non renda possibile nuova precarieta' ( 80 dipendenti per strada con contratto a tempo indeterminato ) in questa citta' gia' sommersa di vari problemi. Distinti Salutiil N.s Blog: wwwidipendentidellarinascentenapoli.blogspot.com

sabato 19 aprile 2008

QUESTA E' LA NOSTRA MAIL X CHI VOLESSE METTERSI DIRETTAMENTE IN CONTATTO CON NOI SENZA IL BLOG COME INTERMEDIARIO idipendentilarinascentenapoli@gmail.com
Amici, colleghi, amici di amici, parenti di amici, amici di colleghi, parenti di colleghi, conoscenti....e chi più ne ha più ne metta!!
Firmate questa petizione
www.thepetitionsite.com/1/la-rinascente-di-napoli-non-deve-chiudere

domenica 13 aprile 2008

...Ragazzi pero' potevamo fare di meglio con questi cartelloni...
Carmine...ti ricorderemo cosi'...fermo immobile x ore intere pensa che a tratti venivamo a sentire se respiravi...


....slogan incantevole....maledetta primavera!!!...

...e chi se lo scorda piu'...Grande Peppe


...raga sembriamo...bho forse delle partigiane modello 2008

venerdì 11 aprile 2008

ATTENZIONE!!!! Cobas a caccia di iscrizioni

Ragazzi i Cobas nn hanno alcun potere decisionale e nn siedono a nessun tavolo di trattative sindacali...noi iscrivendoci diventeremo solo loro strumento....e se fosse un'arma a doppio taglio??? i Cobas e anche altri sindacati ci stanno spingendo nel farci fare inutile bordello e caciara vi siete chiesti Perche'???? poterbbe essere una giustifica finale nn pensate??? e cmq io continuo a dire di aspettare....e' solo una settimana e neanche, poi sicuramente ci muoveremo ma con + intelligenza...Raga non buttatevi a capofitto e cerchiamo di giocarci bene le nostre carte...che poi nn si puo' tornare indietro un Beso. Dana

martedì 8 aprile 2008

LA RINASCENTE NAPOLI CHIUDE!

Il seguente articolo è tratto dal sito della UIL regione Lomabrdia http://www.uiltucslombardia.net/index.php?option=com_content&task=view&id=455&Itemid=2
Anche se questo sindacato non è presente in azienda non credo ci sia nulla di male a inserire il loro articolo nel nostro blog. E' prova del fatto che cmq di noi si parla....



gioved� 27 marzo 2008
Eccola la vera mozzarella avariata…e purtroppo non è una bufala: La Rinascente Napoli chiude!
Neppure il passaggio tutto interno con il consiglio di amministrazione della società ha risolto nulla. Noi avevamo delle forti perplessità sul fatto che l’azienda potesse tornare indietro sui suoi passi. La convocazione del consiglio di amministrazione avrebbe potuto dare il via ad un percorso condiviso per uscire dal guado in cui la società si era infilata: da una parte un investimento oneroso che ha impegnato La Rinascente e che necessita di ritorni economici, dall’altra una burocrazia e una pubblica amministrazione che non rispetta i tempi ed in particolare quelli che si assegna la società per il ritorno degli investimenti.
Così il sospetto che siano in corso speculazioni edilizie si fa sempre più forte. Intanto una certezza: questa azienda, non più tardi di un anno fa, aveva proposto scenari idilliaci di sviluppo e di crescita anche occupazionali mentre oggi ci viene prospettata la certezza della chiusura di un magazzino e il sospetto che anche le filiali di Roma e di Palermo possano seguire a ruota. Si perché il clichè proposto dall’azienda non cambia ed è sempre uguale: promesse mirabolanti, problemi di gestione tempistiche permessi, chiusura o alla meglio cessione alla concorrenza del ramo di azienda. E questo sfogliando un petalo della margherita alla volta cioè concentrandosi di volta in volta su una singola filiale.
L’errore che non si deve commettere è che si pensi che affrontare il problema della chiusura di Napoli faccia ritornare la società sui suoi passi e cioè un progetto di rivisitazione del modello di attività commerciale che va ben oltre la messa in discussione di singoli filiali ma che temiamo possa coinvolgere anche le “ammiraglie” o le “flagship” cioè i negozi di Milano Duomo e della capitale. Per questo le organizzazioni sindacali hanno di fatto ribadito lo stato di agitazione e si riservano di programmare tutte le iniziative che possano ripristinare reali e costruttive relazioni sindacali: vogliamo infatti evitare il riproporsi di incontri dove le vicende ci vengono comunicate e non concordate. Un appello quindi a tutti i dipendenti di questa azienda (che disinveste in Italia per acquistare spazi commerciali in Europa come è di recente avvenuto a Berlino) a non abbassare la guardia e non farsi trarre in inganno da questioni che sembrano toccare solo marginalmente le filiali non direttamente coinvolte. Questa infatti l'ultima tessera di un brutto mosaico che nel frattempo si sta materializzando sotto i nostri occhi…proviamo allora a scombinarne i pezzi!...

mercoledì 2 aprile 2008

RAGAZZI HO UN'IDEA X LE ELEZIONI

1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI +TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA2) ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPOVIDIMATA), dicendo: "Rifiuto la scheda perprotesta, e chiedoche sia verbalizzato!"3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI AGGIUNGERE, IN CALCE AL VERBALE, UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio, maognuno decida il suo motivo: "Nessuno deipolitici inseritinelle liste mi rappresenta")(D.P.R. 30 marzo 1957, n.361 -Art. 104, GIÀ citato)COSì FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO,NULLO O BIANCO, SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI!! Se facciamo così in tanti INTASEREMO I SEGGI, E L'INFORMAZIONE SERVA DOVRÀ PARLARNE! Questa è la PRIMA AZIONE LEGALE e DI PROTESTA CONTRO L'INFAME LEGGE ELETTORALE!!!

poi dopo un giorno pubblicheremo che noi tutti i dipendenti della Rina si sono dissociati dal voto...che ne dite?? potrebbe essere una buona forma di lotta e visibilita' questa...fatemi sap...Astetto vostre news...Dany
I due articoli inseriti nei primi due post di questo blog sono stati scaricati da http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/03_Marzo/21/dalema_rinascente.shtml e da http://www.ifatti-attualita.it/articolo.asp?ID_ARTICOLO=6309.
E' già qualcosa, anche se non è abbastanza!

Rinascente, firme contro la proprietà e Comune. C'è anche quelle di D'Alema
Lo storico marchio lascerà a fine anno Napoli dopo il fallimento della trattativa con il Comune per un trasloco in via De Pretis


D'Alema legge la petizioneNAPOLI - La Rinascente lascerà Napoli a fine anno. La notizia, trapelata, un mese fa, genera in questo clima elettorale la protesta rabbiosa del personale della catena di shopping hall. Tutti in strada, a via Roma, da stamattina, venerdì 21, per difendere i propri livelli occupazionali. La Rinascente doveva trasferirsi nel palazzo della vicina via Depretis ed aumentare a 140 i dipendenti con un investimento da 50 milioni di euro. Ma il 17 marzo a Roma, nell'incontro con i sindacati, la sede centrale ha comunicato l'intenzione di lasciare Napoli. Da qui lo sciopero contro i licenziamenti. «Vogliono togliere il lavoro a 80 operatori - dicono i rappresentanti sindacali - lasciando senza reddito 120 famiglie.
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È una vergogna». Alla protesta è seguita una raccolta firme contro la proprietà e il Comune, reo di non essersi attivato, inseme a Provincia e Regione, per tempo per evitare il peggio. Non sono dunque bastate le parole del vicesindaco Santangelo, che aveva cercato di ricomporre la questione, spiegando a Rinascente come «l’iter era quasi concluso». Colpa della burocrazia e di «un’interpretazione di alcune norme urbanistiche», come ha spiegato Santangelo, «per le modifiche dell'edificio di via De Pretis».
A siglare la petizione anche Massimo D'Alema, a Napoli per il suo tour elettorale. Il vicepremier, candidato capolista Pd a Campania 1, di passaggio in via Roma, ha ascoltato le ragioni dei lavoratori e poi ha firmato. Dato curioso: sui cartelli dei manifestanti campeggiava a caratteri cubitali uno sferzante «Grazie Bassolino». E D'Alema, primo alleato nel Pd del governatore in grave difficoltà, ha avallato le ragioni degli scioperanti che puntano il dito contro le istituzioni (anche se in questa vicenda è il Comune di Napoli è il primo terminale delle proteste dei lavoratori). L'obiettivo dei sindacati è di imporre alle istituzioni locali un tavolo con Rinascente per salvare l'occupazione, bene prezioso per questa città e nel contempo conservare un marchio che fa parte del paesaggio e della storia culturale di Napoli.
21 marzo 2008
Chiude la Rinascente di Napoli, rischiano il posto 100 lavoratori.
"Vogliono portarci via un pezzo di storia"I dipendenti chiedono aiuto: "In città questa Società ha un valore sociale e culturale immenso"

NAPOLI (Marco Papetti) - I dipendenti de la Rinascente srl, chiedono aiuto, per la chiusura annunciata improvvisa della filiale di Napoli. "Siamo scioccati!!! E' vergognoso che si mettano per strada senza alcuna garanzia circa 70 lavoratori e 30 collaboratori anch'essi trascinati in questo orribile vortice. Vi preghiamo di intervenire urgentemente affinche' si possa smuovere l'opinione pubblica", è il grido dei lavoratori napoletani. In atto uno sciopero contro la speculazione immobialiare con la conseguente perdita del posto di lavoro. "Agosto 1917 nasce La Rinascente, la piu’ importante catena di grandi magazzini italiani della storia della quale Borletti fu fondatore e 1° presidente - l'inizio della storia dell'azienda spiegata in un comunicato -. In tempi recentissimi, il nome Borletti si e’ di nuovo intrecciato alle vicende dell’azienda milanese: Maurizio Borletti, nipote di senatore, fa parte della cordata Pirelli Re, Investitori Associati e Deusche Bank, che nella primavera 2005 ha comprato per 888 milioni di Euro La Rinascente spa dall’Ifil (Gruppo Agnelli ). «Questo ritorno e’ una grande soddisfazione. Adesso compriamo per rilanciare, riposizionandola verso l’alto: assieme ai grandi e nuovi stilisti vogliamo farne la migliore vetrina del made in Italy». (Vanity Fair, 28 Aprile 2005). Maurizio Borletti punta cosi’ al riposizionamento verso l’alto vendendoci pero’ solo bolle di sapone. L’intenzione di questi "signori " è di sfruttarne il capitale immobiliare dell’azienda comprando a costo catastale e vendendo a prezzo commerciale, ignorando le risorse umane. Hanno già chiuso Grugliasco e Bari dove tutto il personale ha perduto il proprio posto lavorativo, la prossima sarà Napoli. La tecnica è sempre quella di voler rimuovere o addirittura trasferire l’attività in un altro edificio, se questo è reso “impossibile”(licenze edilizie o impossibilità di trovare le locations) si decide di chiudere. A Napoli nel 2006 l’ A. D. Radice aveva promesso un trasferimento in altro loco con un rinnovamento d’immagine e l’assunzione prevista di altri settanta dipendenti. Tutte bugie!!! Con la scusa che il Comune presentava ostacoli ai lavori proposti, ha, dopo due anni, riferito che gli investitori non hanno più interesse su Napoli. La chiusura è stata annunciata e prevista per gennaio 2009, cosi’ 78 persone perderanno il lavoro, in più altre 30 sono trascinate in questo vortice in quanto collaboratori e boxiste. La scorrettezza maggiore è nell’aver gettato fumo negli occhi dei lavoratori, promettendo e addirittura assumendo (ultima assunzione febbraio 2008) nuove unità, inserendo nuovi marchi. Da giugno 2007 avevano assunto nuovo management; giovani ai quali si fornivano prospettive e grande futuro; costoro avevano abbandonato le loro realtà lavorative credendo in una crescita professionale….poveri illusi… Napoli è la punta di un iceberg, sono previste la chiusura a breve di Palermo e Roma Colonna; gli immobili (a Napoli due) porteranno grossi introiti nelle tasche dell’immobiliare e degli investitori. A perdere saranno i lavoratori e lo Stato con i vari ammortizzatori sociali che dovrà versare, inoltre l’azione scaglionata dimostra la malafede dell’azienda e la volontà di non farsi notare troppo. Noi lavoratori di Napoli siamo poco visibili, aiutateci a farci udire e a far capire che è una situazione nazionale, qui a Napoli la Rinascente ha un valore sociale e culturale immenso. Vogliono portarci via un "pezzo di storia" ma quest’ultima non ha prezzo almeno per noi napoletani".